Ian D’Agata e Michele Longo nuovi co-curatori della sezione Italia del Pocket Wine Book di Hugh Johnson

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Ian D’Agata (Direttore Creativo del Progetto Vino&Food di Collisioni, Senior Editor di VINOUS, Consulente scientifico di Vinitaly International e Direttore scientifico di Vinitaly International Academy) e Michele Longo (Wine Educational Board e redattore di Barolo & Co), cureranno la sezione Italia del Pocket Wine Book di Hugh Johnson, giunto quest’anno alla 42° edizione, in uscita quest’estate; un assoluto Best Seller a livello mondiale, ancor oggi la Guida più venduta al mondo e altamente considerata per la sua riconosciuta autorevolezza. E’ un grande privilegio che siano due italiani a scrivere dell’Italia e dei suoi vini.

Ian D’Agata: “Leggo il Pocket Book di Hugh Johnson da quando ero adolescente; trattasi del best seller mondiale in fatto di libri sul vino. Ancora oggi, ad esempio, conservo delle mie vecchie copie del 1988 e del 1993; sono ricordi che non voglio perdere e inoltre servono a ricordarti quanto è cambiato il mondo del vino nel frattempo. Essere diventato il curatore della sezione Italia nel Pocket Wine Book di Hugh Johnson lo considero un grandissimo onore e un punto d’arrivo nella mia carriera di wine writer. Come italiano che vive in Italia, inoltre, mi dà la possibilità di scrivere di tante piccole realtà e aziende che magari a qualche scrittore straniero sarebbero sfuggite, così, invece, posso continuare a fare del bene al vino italiano, ai suoi vitigni e ai suoi territori, facendolo conoscere a tutto il mondo, sempre meglio”.

Michele Longo: “È stata la prima “guida” che ho acquistato quando ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del vino, e oggi come allora, puoi davvero continuare a portarla in tasca con te negli eno-viaggi, perché ha mantenuto le stesse dimensioni. È considerata da sempre, da appassionati ed esperti, una sorta di Vangelo del vino e, nonostante l’enorme disponibilità di materiale e informazioni oggi presenti “on-line”, continua ad essere un best seller a livello mondiale, che contempla e condensa in modo mirabile, e molto leggibile, informazioni sui vini di tutto il mondo e sui loro produttori. Non avrei mai pensato, quando acquistai la mia prima copia più di 20 anni fa, che, un giorno grazie a Ian, sarei riuscito a contribuire alla sezione dei vini del mio paese. E’ stata un’esperienza unica, divertente e appassionante; un modo di approfondire e raccontare con uno stile diverso la ricchezza del nostro patrimonio vitivinicolo”.

Si può certamente affermare che il contributo di queste due menti alla guida incrementerà ulteriormente l’autorevolezza sia del mondo vitivinicolo italiano sia della guida stessa, sarà illuminante per i lettori beneficiare delle loro conoscenze. È un vanto averli come pilastri nel Progetto Vino di Collisioni.